In principio era il porto di Classe: fu questo il primo vero porto della città capace di aprire il territorio al mondo orientale, trasformando Ravenna nella Porta d’Oriente che ancora oggi è ( ancora oggi le merci provengono spesso da medio oriente e Cina). La presenza di acque fluenti e di flussi marini che impedivano il depositarsi di fondi melmosi, fecero di questo territorio un sito ottimale per la realizzazione di un porto. Il più antico è quello militare di epoca romana, sorto nelle vicinanze di Classe, 7 km a sud di Ravenna. Secondo le preferenze della tecnica romana, il porto fu sistemato in bacini interni, creatisi grazie alla Fossa Augusta, un canale scavato per far confluire parte dell’acqua del Po a sud della pianura. Il porto romano raggiunse la sua massima espansione nel II-III secolo d. C., ma andò incontro ad un progressivo interramento causato dalle particolari condizioni territoriali dell'area ravennate.
Poco più a sud del porto di Classe, scorreva il Canale Candiano. Numerose sono le fonti testuali che menzionano il nome Candiani. Già in un atto notarile del 1123 si fa riferimento ad un pons che dovette trovarsi presso l’antico canale Candianus, il nome è riscontrabile anche nella documentazione cartografica: una mappa veneziana del XV secolo, in cui compare il toponimo Ponte Candiano, e un’altra mappa redatta dal frate camaldolese Giuseppe Antonio Soratini . Anche nell’ VIII secolo, lo storico Agnello parlava di almeno cinque diversi porti nell'area ravennate, tra cui il porto Candiano, sorto a sud del porto romano di Classe in corrispondenza della foce del Canale Candiano, che dalla valle Candiana (ora Standiana) giungeva sino al mare.
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Dal passato a oggi...
Nel 1652 venne progettato e realizzato l’escavo del canale Panfilio, un’idrovia artificiale di 7 km che collegava la città all porto Candiano a sud di Classe.
Con l’unione dei Fiumi Uniti, Ronco e Montone, avvenuta verso il 1733/39 fu utilizzato quell’alveo, per scaricare la grande massa d’acqua verso il mare e il Candiano non fu più utilizzato come porto.
Nel 1737 iniziarono i lavori per il canale Corsini, chiamato così in onore al papa regnante Clemente XII Corsini, ma i ravennati preferirono da allora chiamarlo Candiano, trasferendo al nuovo porto cittadino il nome dello storico sbocco sul mare di Ravenna.